Cambio~!, Germania+Prussia

prosegue daqua~


Rovistò velocemente negli armadietti, o almeno in quelli che erano aperti.
Buttò alle sue spalle qualche maglia da fussball, e quasi si tagliò un dito con un casco da ricevitore di qualche giocatore di baseball.
Quando finalmente trovò quello che poteva essere utile, per entrambi - del resto, trovare una divisa di riserva negli armadietti era più che normale - si voltò verso il fratello.
- Tieni questi.- disse semplicemente, per grande delusione di qualcuno.

-Danke- tagliò corto afferrando la divisa e osservando West, dritto negli occhi. Osservò lui, e poi la divisa, terribilmente non adatta a quegli occhiali da professore. Si avvicinò cauto, con il suo solito modo di fare, canticchiando qualcosa di incomprensibile in tedesco - o bisbigliando qualcosa- e si bloccò d'innanzi a lui. - Non vanno bene questi- affermò il prussiano avanzando di qualche passo e togliendoglieli con un gesto lento, quasi leggero, e appoggiandoli sui proprio occhi - per scherzare naturalmente-. Non credi che mi donino West ~? - sottintendiamo che qualsiasi cosa mettesse o provasse a lui stava sempre bene- sussurrò sporgendosi verso il fratello.

Fece per sollevare le mani per spostare quelle del fratello, contrariato, nonappena lo vide avvicinarsi per sfilargli la montatura. Mugugnò, ma lo lasciò fare.
Non rispose a quella domanda - a dire il vero, non trovò nessun motivo per farlo.
E non parlò nemmeno quando fissò lo sguardo dell'altro, inarcando un sopracciglio. Probabilmente, avrebbe lasciato fare tutto al fratello. Tutto cosa?

Il prussiano guardò ancora qualche secondo il fratello, studiandolo. Che cosa aveva nella testa in quel momento? Nulla. Come al solito. Si limitò a baciarlo sulla fronte, affettuosamente , come farebbe un fratello maggiore al suo fratellino più piccolo. Gli batté una pacca sulla spalla, e poi si allontanò qualche passo afferrando i pantaloncini della divisa per andarsi a cambiare nell'altra stanza, o almeno. Era quello che proprio non voleva fare in quel momento, ma gli era sembrato inevitabile.

Di sicuro, nessuno dei due se lo sarebbe aspettato.
Rimase interdetto dopo aver ricevuto quel bacio - cos'era, una sorta di premura da fratello maggiore? Eppure, ora i ruoli sembravano invertiti, no?
Nel senso, tipo, il maggiore è l'alunno e il minore è il professore. Cioè.
Lo trattenne per un polso, bloccandolo, nonappena lo vide allontanarsi. E non fece altro che lanciargli l'ennseima occhiata, quasi cheidendo "Beh, vuoi davvero metterti quel cosi addosso?"
Ooh, ma cosa cosa saltava in mente ad un professore diligente come quello~

West? Improvvisamente aveva fatto qualcosa che non era decisamente da lui, e che neanche Gilbert si aspettava. Rimase fermo qualche secondo, silenzioso, pensieroso, immobile. E poi quel sorrisetto. Il suo tipico sorrisetto ironico che sfoderava il più delle volte con il fratello, in casi come questi. In casi così interessanti. Prussia si voltò verso il biondo, ora più serio, avvicinandosi ancora a lui e facendolo andare in dietro, con la schiena sul muro. E poi il delirio. Forse avrebbe voluto almeno, provarlo.

AHAHAHAHAH.
Una sorta di risatina nervosa che echeggiava per la mente di Ludwig.
Ma no, perché reagire in questa maiera? Piuttosto, vediamo cosa è capace di fare il nostro alunno rimandato. Lasciò che la schiena si appiattisse contro il muro alle proprie spalle, ed alzò il mento, con una punta di altezzosità. Sogghignò, o almeno lo fece nella su amente - probabilmente lo diede anche a vedere, mah. Infine, poggiò una mano sul fianco del fratello, leggero, pronta a toglierla da un momento all'altro.

- Da quando sei così di riguardoso con me? - sussurrò all'orecchio del tedesco, in un leggero soffio flebile. Fece appoggiare la propria fronte su quella del fratello -naturalmente alzandosi in punta di piedi- afferrandogli i due lati del viso. -Non vuoi più bene al tuo fratellone? - commentò ora spostando gli occhi cremisi, sui suoi azzurro cielo. Attese qualche secondo. In silenzio.

Marcò il contatto tra le fronti, quasi appogiandosi su quella del fratello, e coprendo le mani del fratello con le proprie. Chiuse gli occhi, ma li riaprì, perché non voleva certo dare l'impressione di non riuscire a reggere lo sguardo del maggiore, lui.
- Pensi che ti tratti freddamente?- domandò - Le tue impressioni potrebbero essere sbagliate.- aggiunse poi, intrecciando le proprie mani con quelle di Gilbert, allontandandole dal proprio viso, e spostando il viso di modo che potesse muoverlo liberamente, arrivando, per caso, a intruppare le labbra del fratello - e non una volta, ma molte di più, e con un ritmo sempre più accellerato. Non poteva, davvero, iniziare realmente lui. Anche perché, se qualcuno del personale fosse entrato in quel momento, avrebbe potuto divagare per dare risposte.

Einz, Zwei, Drei, Vier... non sapeva quante volte aveva toccato le labbra del fratello, ma erano davvero tante. West si era fatto finalmente coraggio - o per modo di dire lo aveva messo alle strette - ed aveva ceduto. Ed ora toccava a lui. Premette fortemente contro le labbra del biondo, quasi riprendesse " il controllo" della situazione, sempre con il sorriso stampato sulle labbra. - Questo me lo ha insegnato Franz~ cinguettò mentre ricordava tutte le volte che aveva visto l'amico francese baciare in quel modo, ed inserì la lingua nella bocca del tedesco.

Fece scivolare le mani lungo i fianchi del fratello, portandolo verso di sè e giocando con la lingua del fratello, rispondendo a quella puntualizzazione pressocché inutile con il proprio bacio. Oh, si era svegliato~
Oh beh. In effetti, per questioni di orgoglio non poteva dire di esser ceduto: piuttosto, avrebbe ammesso di voler provare a dare retta al fratello maggiore.

L'albino sorrise tra sè e sè mentre continuava a baciare il fratello, sempre più con più foga, sempre con più intendo a far proseguire la cosa. Le sue mani andarono a cadere sul petto del tedesco, e come fosse un peso gli tolse quella dannata camicia da sapientino, sbottonando i bottoni uno ad uno, quasi rompendoli dalla foga. Stava zitto. Non voleva aggiungere nient'altro. Non voleva sentire nient'altro che il suo amato fratello minore. Non voleva sentire nient'altro che il suo sapore in bocca.

Senza interrompere quelal seria di baci, che si facevano via via più appassionati, mordette le labbra del fratello nonappena percepì le sue mani sul proprio torace, volte a sbottonare - leggi: strappare via i bottoni - la camicia. Volle tenerlo sulle spine, e rimase impassibile, senza muoversi. Fermo, ascoltava solamente lo schiocco dei baci, chiedendosi cosa passasse per la mente dell'amato fratellone.

Il fratellino si fa desiderare, ah? Gilbert sapeva esattamente come comportarsi in questi casi, - forse perchè lo aveva già fatto altre volte-, e continuò per alcuni secondi a baciarlo ridacchiando sentendosi mordere le labbra. Dopo di che decise di spingerlo un po' più in là, verso una di quelle panchine lunghe e strette dello spogliatoio, dove solitamente gli atleti si sedevano per cambiarsi, cercando letteralmente di buttarlo sopra.

E naturalmente, per lui era quasi un'abitudine lasciarsi desiderare - Ah, perché, a volte vi scambiate i ruoli? Hm, simpatico - e si divertì udendo il ridacchiare del fratello, un ridacchiare che poteva benissimo esser scambiato per dei risolini maliziosi.
Però decise di lasciar fare Gilbert, quando sentì trasportarlo verso una di quelle panchine dello spogliatoio. Erano davvero, davvero scomode: chissà se il maggiore si sarebbe accontentato del pavimento~
Quindi, si lasciò cadere su quella panchina, invitando il fratello. Riguardo alla questione confot... beh, a quella avrebbe pensato dopo.